venerdì 17 luglio 2009

Petizione contro il finanziamento degli inceneritori e delle finti assimilate


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la petizione Commissione Europea - Governo Italiano è stata creata e scritta da Matteo Incerti (stampa@nfli.it).

La petizione in dettaglio:

To: Commissione Europea - Governo Italiano

Con la seguente petizione i cittadini residenti sul territorio della Repubblica Italiana di cittadinanza italiana, UE od ExtraUE:

ricordano:

-che la Commissione Europea durante la presidenza di Romano Prodi nel 2003 con il Commissario Commissario UE per i Trasporti e l'Energia, Loyola De Palacio, in risposta ad una interrogazione dell' europarlamentare Monica Frassoni, in data 20.11.2003 (risposta E-2935/03IT) ha ribadito il fermo no dell'UE all'estensione del regime di sovvenzioni europee per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, previsto dalla Direttiva 2001/77, all'incenerimento delle parti non biodegradabili dei rifiuti. Queste le affermazioni testuali del suo Commissario all'energia nel 2003: "La Commissione conferma che, ai sensi della definizione dell'articolo 2, lettera b) della direttiva 2001/77/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 settembre 2001, sulla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità, la frazione non biodegradabile dei rifiuti non può essere considerata fonte di energia rinnovabile".




-la stessa direttiva 2001/77/CE al considerando n. 8, prevede che nel contesto di un futuro sistema di sostegno alle fonti energetiche rinnovabili non bisognerebbe promuovere l'incenerimento dei rifiuti urbani non separati,

-Considerato che i cittadini italiani tramite la voce A3 delle loro bollette ENEL sotto la voce "fonti energie rinnovabili e assimilate" finaziano raffinerie, inceneritori di rifiuti non biodegradabili (RSU,industriali etc.) impianti in cogenerazione da fonti fossili (carbone, scarti di lavorazione della gomma etc.); in pratica come afferma la normativa " quelli che utilizzano calore di risulta, fumi di scarico e altre forme di energia recuperabile in processi e impianti; quelli che usano gli scarti di lavorazione e/o di processi e quelli che utilizzano fonti fossili prodotte solo da giacimenti minori isolati".



-I sottoscritti cittadini residente nella Repubblica Italiana si rifiutano di continuare a pagare incentivi per centrali altamente inquinanti, non rinnovabili, insalubri e cancerogene come inceneritori di RSU e rifiuti industriali, raffinerie, centrali a fonti fossili, etc.

In rispetto delle normative europee sulle energie rinnovabili chiedono

-alla Commissione Europea di intervenire nuovamente presso il Governo italiano

-al Governo italiano di :




-Rispettare l'ordine del giorno G15.100 dei Senatori SODANO, DE PETRIS, FERRANTE, RUBINATO che recepisce quanto sopra e quindi a:

-a recepire fedelmente la direttiva 2001/77/CE (relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità), in particolare il suo articolo 2;

- a concedere i finanziamenti e gli incentivi pubblici di cui all'articolo 17 del decreto legislativo n. 387 del 2003 esclusivamente alla produzione di elettricità attraverso fonti energetiche rinnovabili, soltanto per la parte biodegradabile dei rifiuti industriali ed urbani;

-la consegente abolizione immediata dei finanziamenti cip6-certificati verdi alle fonti che non sono rinnovabili ed alle "fonti assimilate" in quanto inceneritori di rifiuti solidi urbani, industrali e rifiuti nonbiodegradabili e centrali a fonti fossili (carbone, raffinerie, scarti industriali ) non sono fonti nè rinnovabili oltre ad essere altamente inquinanti per l'ambiente e dannose per la salute umana




-Tassare l'incenerimento di rifiuti solidi urbani, industriali e le combustioni da fonti fossili.

-Al tempo stesso si chiede di finanziare esclusivamente fonti realmente rinnovabili come




energia solare

fotovoltaica

idroelettrico di piccole dimensioni

eolico

geotermica



-al fine di incentivare una corretta gestione dei rifiuti finanziare e concedere incentivi fiscali per

a) politiche di raccolta differenziata spinta con tariffa puntuale che puntino ad oltre il 70\% di raccolta differenziata(es. porta a porta su 5/6 frazioni con tariffa puntuale ),

b) politiche di riduzione alla fonte dei rifiuti,

c)politiche di incentivi fiscali per chi elimina il doppio-triplo imballaggio,

d)vendita di prodotti alla spina (latte fresco, bibite, detersivi etc).



Sincerely,

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