mercoledì 17 giugno 2009

ARPAV e l'inquinamento a norma di legge nel portogruarese

La prima parte del seguente articolo è tratto dal sito ufficiale dell' ARPAV , mentre la seconda parte dalla relazione tecnica dalla Regione Veneto giunta regionale 8°legislatura COMMISSIONE TECNICA REGIONALE SEZIONE AMBIENTE SEDUTA DEL 02/08/2007,
con oggetto:

CEREAL DOCKS SPA
Autorizzazione alla realizzazione ed esercizio di un impianto di cogenerazione da 7,6 MWe
alimentato a biomassa (olio vegetale) in Portogruaro (VE)
D.Lgs 387/2003; D.Lgs 152/2006; L.R. 11/2001

Sono sicuro che troverete questa lettura interessante e riflessiva...

L'autorizzazione è passata con: voti favorevoli 11 tra cui il rappresentante dell’A.R.P.A.V.
votanti assenti: i rappresentanti della Provincia e del Genio Civile di Venezia, dell’AULSS n° 10 e delComune di Portogruaro



Considerato ciò leggiamo dal sito Ufficiale dell' ARPAV:

Aria - La Composizione dell'aria

L’aria è costituita dal 78,09% di azoto, 20,94% di ossigeno, 0,93% di argon, 0,03% di anidride carbonica ed altri elementi in percentuali molto più contenute. Questa composizione chimica dell’aria è quella determinata su campioni prelevati in zone considerate sufficientemente lontane da qualunque fonte di inquinamento.

Sebbene le concentrazioni dei gas che compongono mediamente l’atmosfera siano pressochè costanti, in realtà si tratta di un sistema dinamico in continua evoluzione. I gas sono prodotti dalle attività biologiche (rilasci di vari composti organici dalle foglie delle piante), dalle esalazioni vulcaniche ma anche dalle attività antropiche e dai processi chimici che vi si innescano. Ad esempio si è riscontrato un leggero ma costante aumento dell’anidride carbonica dovuto all’utilizzo di combustibili fossili.

Cos’è l’inquinamento atmosferico?

L’inquinamento atmosferico è il fenomeno di alterazione della normale composizione chimica dell’aria, dovuta alla presenza di sostanze in quantità e con caratteristiche tali da alterare le normali condizioni di salubrità dell’aria. Queste modificazioni pertanto possono costituire pericolo per la salute dell’uomo, compromettere le attività ricreative e gli altri usi dell’ambiente, alterare le risorse biologiche e gli ecosistemi, nonchè i beni materiali pubblici e privati.

Le sostanze alteranti sono i cosiddetti agenti inquinanti, che possono avere natura particellare, come le polveri (PM o Particulate Matter), o gassosa, come il biossido di zolfo SO2, il monossido di carbonio CO, gli ossidi di azoto NOX ed i composti organici volatili COV.

Tra le attività antropiche con rilascio di inquinanti in atmosfera si annoverano: le combustioni in genere (dai motori a scoppio degli autoveicoli alle centrali termoelettriche), le lavorazioni meccaniche (es. le laminazioni), i processi di evaporazione (es. le verniciature) ed i processi chimici.

L’attività di ARPAV

L’attività di studio e controllo effettuata da ARPAV sulla matrice aria si riassume nel monitoraggio di:

  • Qualità dell’aria: verifica della qualità dell’aria e del rispetto dei valori limite di legge.L’attività viene realizzata analizzando l’aria ambiente esterna e determinando la concentrazione degli inquinanti principali mediante le stazioni fisse della rete di monitoraggio e i laboratori mobili. Successivamente i risultati delle analisi vengono elaborati e studiati e, mediante l’utilizzo di modelli matematici di diffusione degli inquinanti, attribuiti a un’area di territorio definita.
  • Emissioni: sono analizzati gli inquinanti aerodispersi alla loro origine, ad esempio quelli provenienti dalle ciminiere e dai camini industriali. I risultati delle analisi vanno ad alimentare l’inventario delle emissioni. Nel caso in cui le analisi non siano ancora state eseguite o dove ciò non è possibile, ad esempio nel caso del traffico autoveicolare, si utilizzano dei fattori di stima delle emissioni (fattori di emissione), elaborati internazionalmente.



Mentre la Giunta Regionale del Veneto "tutela" i suoi cittadini così:

COMMISSIONE TECNICA REGIONALE SEZIONE AMBIENTE SEDUTA DEL 02/08/2007 PARERE N. 3458


ALLEGATOA alla Dgr n. 2262 del 08 agosto 2008


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OGGETTO:

Premesse:

La Cereal Docks S.p.A. è un’azienda nata nel 1983 a Camisano Vicentino (VI) ed esercisce l’attività di

raccolta, trasformazione, stoccaggio e commercializzazione di prodotti agricoli ed è specializzata nella

trasformazione di semi oleosi, provenienti dal territorio nazionale e di importazione.

Il sito produttivo di Portogruaro, nel quale avviene l’essiccazione dei cereali e dove la Ditta intende

installare l’impianto di cui si tratta, è invece attivo dal 2002.

La Ditta, che ha sede legale in Via Cà Marzare, 3 a Camisano Vicentino (VI), ha presentato istanza

assunta al protocollo dell’Unità Complessa Tutela Atmosfera con n. 385936/5719 del 27/06/2006, ai

sensi dell’art. 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003 n. 387, richiedendo l'autorizzazione alla

installazione ed esercizio dell'impianto sommariamente descritto in oggetto.

All’istanza erano allegati degli elaborati tecnici predisposti dallo studio Blu Energy Control di Vicenza.

A seguito di autonoma revisione critica degli elaborati, la Ditta ha deciso di sostituire quanto già

presentato trasmettendo documentazione curata dalla società Elettrostudio S.p.A. di Venezia,

protocollata col n. 664555/5719 del 20/11/06, mantenendo valida la sola Valutazione di Incidenza

Ambientale presentata in prima istanza, alla quale peraltro la ditta Elettrostudio apportava alcune

correzioni elencate con nota del 30/01/07 prot. 55101/5719.

Con ulteriore trasmissione, protocollata col n. 401648/5719 del 16/07/07, la Ditta ha sostituito una parte

degli elaborati progettuali, in seguito alla decisione di modificare il posizionamento dell’impianto,

traslandolo all’interno del lotto di proprietà, di circa 150 metri, per migliorare la configurazione aziendale.

La procedura di autorizzazione indicata dal D.Lgs. 387/03 per impianti che effettuino produzione di

energia elettrica attraverso l'utilizzo di fonti rinnovabili, prevede un procedimento unico, al quale

partecipano tutte le amministrazioni interessate.

Inoltre la legge regionale 13 aprile 2001 n. 11, all'art. 42 comma 2 bis, ha stabilito che l'autorizzazione

all'installazione ed esercizio di impianti di produzione di energia elettrica inferiori a 300 MW, sia di

competenza regionale.

CEREAL DOCKS SPA

Autorizzazione alla realizzazione ed esercizio di un impianto di cogenerazione da 7,6 MWe

alimentato a biomassa (olio vegetale) in Portogruaro (VE)

D.Lgs 387/2003; D.Lgs 152/2006; L.R. 11/2001

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PARERE N. 3458

Pertanto è stata indetta dagli Uffici regionali una Conferenza di Servizi, come previsto al capo IV della

legge 241/90.

Ai sensi della deliberazione della Giunta regionale n. 2166 del 11/07/2006, recante “Primi indirizzi per la

corretta applicazione del D. Lgs 3 aprile 2006, n. 152……”, la discussione in Commissione Tecnica

Regionale Sezione Ambiente costituisce una fase dell’iter amministrativo, limitata all’espressione del

parere dell’Amministrazione Regionale sugli aspetti legati alle emissioni in atmosfera e alla produzione di

energia elettrica e come tale sarà riportato dal rappresentante regionale all’interno della Conferenza di

Servizi.

La procedura autorizzativa si concluderà, all’interno della Conferenza di Servizi, solamente una volta

raccolti tutti i pareri degli Enti interessati.

Al primo incontro istruttorio della Conferenza di Servizi, avvenuto in data 26 gennaio c.a., hanno

partecipato i rappresentanti dell'ARPAV, della Cereal Docks, dello Studio di progettazione Elettrostudio

S.p.A. di Venezia, oltre che i rappresentanti regionali dell’Unità di Progetto Energia e dell’Unità

Complessa Tutela Atmosfera.

La Provincia di Venezia ha trasmesso un fax prot. 6198/07 del 24/01/2007 e prot. regionale n.

48641/5719 del 26/01/2007 con il quale ha comunicato l’impossibilità di partecipare alla Conferenza a

causa di inderogabili e concomitanti impegni.

Il Comune di Portogruaro con fax prot. n. 4390 del 25/01/2007 e prot. regionale n. 48506 del 26/01/2007

comunicando l’impossibilità di prender parte alla riunione, ha rilevato alcune considerazioni tecnico

operative.

Durante l’incontro i rappresentanti della Ditta proponente l’intervento hanno illustrato il progetto, è stata

consegnata copia del progetto ai convenuti e successivamente è stata fornita pari documentazione agli

assenti.

Descrizione dell’iniziativa

L'impianto proposto da Cereal Docks, sarà installato all’interno dell’esistente stabilimento in Via

dell’Agricoltura a Summaga di Portogruaro e sarà costituito dalle seguenti componenti:

- Stazione di scarico combustibili e fluidi di processo;

- Parco serbatoi di stoccaggio;

- Impianto di trattamento dell’olio vegetale con processo fisico;

- Edificio centrale con gruppo elettrogeno;

- Sistema di trattamento dei fumi (DeNOx+DeCO+Filtro a maniche);

- Sistema di recupero termico ORC con produzione di ulteriore energia elettrica;

- Impianti ausiliari a servizio della centrale;

- Cabina elettrica di trasformazione e connessione rete.

Il fabbricato a pianta rettangolare che ospiterà l’impianto verrà realizzato in adiacenza alla piattaforma

ospitante i serbatoi di alimentazione contenenti l’olio vegetale, le sue dimensioni sono di m 55 x m 61

con un’altezza di m 9,5.

Descrizione dell’impianto

Il motore endotermico utilizzato, tipo Wartsila 16 cilindri a V, sarà un ciclo diesel a 4 tempi, ad iniezione

diretta, sovralimentato (turbocharged) e sottoraffreddato (aftercooler), a bassa velocità di rotazione (750

rpm), con potenza elettrica nominale di 7.124 kWe e con potenza termica, immessa con il combustibile,

pari a 16.145 kW.

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PARERE N. 3458

Il motore sarà alimentato al 100% con oli vegetali e consentirà la produzione dei seguenti vettori

energetici:

1. energia meccanica all’asse di rotazione del motore, convertita in energia elettrica con l’ausilio di

un generatore del tipo sincrono;

2. energia termica sotto forma di acqua calda a 90°C generata dal recupero energetico dell’acqua di

raffreddamento delle camicie cilindri e del circuito alta temperatura intercooler (circuito HT);

3. energia termica dei fumi di scarico recuperata con l’ausilio di una caldaia ad olio diatermico, e

quindi trasferita ad un ciclo Rankine Organico per la produzione di ulteriore energia elettrica (508

kWe).

Una frazione dell’energia termica, sotto forma di acqua calda verrà utilizzata per il mantenimento in

temperatura dell’olio vegetale contenuto all’interno dei serbatoi di stoccaggio, mentre la parte di energia

rimanente potrà essere utilizzata per usi di teleriscaldamento o in alternativa verrà dissipata.

E’ previsto il funzionamento dell’impianto per circa 8.000 h/a con una produzione elettrica utile di circa

58,1 GWh/a asservita primariamente ai fabbisogni del sito produttivo di Portogruaro e venduta per la

parte rimanente al mercato nazionale.

Combustibile utilizzato

Il combustibile utilizzato nella centrale in progetto sarà olio vegetale prodotto dall’impianto di proprietà

della Ceral Docks di Camisano Vicentino. L’olio sarà ottenuto dall’estrazione della materia grassa

contenuta nei semi (es. colza, girasole, soia) di piante oleaginose provenienti da coltivazione dedicate.

La filiera di tali coltivazioni è già stata avviata e giungerà alla produzione ottimale, corrispondente a

quella necessaria per soddisfare il fabbisogno dell’impianto, tra qualche anno, nel frattempo quindi dovrà

essere integrata da olii vegetali grezzi provenienti da colture non dedicate (es. olio di palma crudo).

L’alimentazione avverrà dai serbatoi contenenti l’olio vegetale approvvigionato direttamente dalla Ditta,

utilizzando per il trasporto preferibilmente l’adiacente linea ferroviaria.

Il combustibile subirà un trattamento di tipo fisico, finalizzato a garantire sempre il rispetto di specifiche

chimiche necessarie ad ottenere sia la migliore combustione nel motore diesel, che la massima

efficienza termodinamica con la minima produzione di inquinanti. Il trattamento consisterà in una

filtrazione e in una deacidificazione fisica in torre di distillazione.

Il consumo nominale di olio previsto è di 1,643 t/h, l’impianto sarà attivo 24 h/g per 7 giorni alla

settimana, ottenendo un consumo settimanale pari a 276 t che corrispondono a circa 307 mc, pertanto

per il trasporto del combustibile è prevedibile il transito di 10 ferrocisterne alla settimana.

Per lo stoccaggio sarà realizzato un serbatoio della capacità di 500 mc, all’interno del quale l’olio verrà

mantenuto alla temperatura di 55°C per evitare addensamenti che ne impedirebbero il pompaggio.

L’olio già trattato e destinato all’alimentazione del motore sarà contenuto in un serbatoio da 50 mc

anch’esso riscaldato; altri serbatoi verranno utilizzati per l’olio lubrificante del motore (20 mc), per il

combustibile tradizionale necessario nelle fasi di accensione/spegnimento (50 mc), per gli acidi grassi

provenienti dal processo di trattamento dell’olio grezzo (50 mc).

Emissioni acustiche

La classificazione acustica del territorio ove sorgerà l’impianto proposto è stata redatta dal Comune di

Portogruaro e l’area interessata è stata inserita in classe V (aree prevalentemente industriali), con valori

limite assoluti d’immissione di 70 dBA diurni e 60 dBA notturni.

Nella valutazione previsionale presentata è stata determinata la situazione acustica attuale ed una

simulazione acustica futura, ottenuta sovrapponendo alla mappa del rumore attualmente esistente i

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valori di propagazione di rumore delle varie sorgenti future, mediante l’utilizzo di un adeguato modello di

calcolo.

La conclusione dello studio indica che “l’installazione del cogeneratore, non apporterà variazioni

significative, rispetto alla situazione attuale, per quanto concerne il confronto con la normativa vigente”.

Viene previsto anche il rispetto del criterio differenziale diurno e notturno per quanto concerne il ricettore

più vicino, ovvero un’abitazione situata a circa 70 m dall’impianto.

Incidenza ambientale

L’area interessata dal progetto si trova all’esterno del perimetro dei siti SIC/ZPS presenti nel territorio

comunale di Portogruaro, è stato comunque presentato in allegato alla richiesta di autorizzazione, come

riportato in premessa, un elaborato per valutare i possibili effetti derivanti dalla realizzazione ed esercizio

del progettato impianto sui siti Natura 2000.

Sono stati considerati il SIC/ZPS IT3250012, denominato Ambiti fluviali del Reghena e del Lemene –

Cave di Cinto Maggiore, ed il SIC/ZPS IT3250006, denominato Bosco di Lison, che distano

rispettivamente dall’impianto circa 1 km e circa 5 km.

La valutazione del tecnico incaricato della redazione, si conclude con l’affermazione che non è probabile

possano verificarsi effetti significativi sui siti della rete natura 2000.

Emissioni in atmosfera

Sarà realizzata una linea fumi costituita da tutti i componenti necessari a convogliare i gas esausti

prodotti dalla combustione fino al punto di emissione in atmosfera. Tali componenti, assolveranno ad

alcune funzioni tecniche quali il recupero dell’energia termica posseduta dai fumi, il trattamento dei gas

esausti, finalizzato a ridurre alcune specie di inquinanti, e l’abbattimento della pressione sonora trasferita

dal flusso dei gas al camino.

In particolare la linea sarà dotata di:

- gruppo di catalisi (DeNOx con reattore catalitico SCR con soluzione acqua e urea e catalizzatore

ossidante DeCO) installato immediatamente a valle dello scarico motore;

- dopo il sistema di catalisi sarà installata una caldaia per il recupero dell’energia termica dei fumi

di scarico;

- dopo la caldaia a recupero i fumi saranno convogliati ad un filtro a maniche per l’ulteriore

riduzione del articolato;

- i fumi saranno quindi convogliati al camino dotato di silenziatore ed emessi in atmosfera;

- la linea fumi sarà dotata di un sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni.

A valle del turbocompressore lato scarico del motore, i fumi di combustione verranno trasferiti alla linea

di convogliamento fumi per mezzo di un giunto di dilatazione; successivamente una sezione di tubazione

orizzontale DN1300, realizzata in materiale resistente alla corrosione, svolgerà la funzione di camera di

miscelazione nella quale verrà iniettata la soluzione acquosa reagente (urea 40% in peso), necessaria al

processo catalitico per la riduzione degli NOx, tramite una coppia di lance dotate di ugello atomizzatore

“twin fluid”. Il reagente dovrà essere dosato solo per ridurre e non per eliminare totalmente gli ossidi di

azoto presenti nei fumi. Questo accorgimento consente di non emettere ammoniaca (Ammonia split) in

atmosfera pur rispettando le prescrizioni di legge relative all'emissione di NOx.

Essendo i fumi ad una temperatura maggiore di 300°C, il reagente in soluzione una volta nebulizzato

evapora quasi istantaneamente, ed essendo costituito, come sopraddetto, da urea questa si decompone

istantaneamente secondo la seguente reazione:

N2H4CO + H2O = 2NH3 + CO2

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PARERE N. 3458

I fumi addizionati di ammoniaca ed alla temperatura di reazione, sono convogliati al letto di catalisi

attraverso un miscelatore statico - raddrizzatore di flusso che provvederà all’intima miscelazione tra

reagente e fumi ad alta temperatura garantendo una elevata turbolenza ed un elevato tempo di contatto,

indispensabile per evitare fenomeni di condensazione e sprechi nel dosaggio della soluzione acquosa

reagente.

Sul letto di catalisi, realizzato in moduli ceramici a base di biossido di titanio e pentossido di vanadio,

avverranno le seguenti reazioni:

4NO + O2 + 4NH3 = 4N2 + 6H2O

6NO2 + 8NH3 = 7N2 + 12H2O

NO + NO2 + 2NH3 = 2N2 + 3H2O

Per il sistema di catalisi di abbattimento degli ossidi di azoto (DeNOx) sarà richiesto un consumo di urea

in granuli pari a circa 51 kg/h ed un consumo di circa 80 l/h d’acqua.

La soluzione di urea contenuta in un apposito serbatoio di stoccaggio opportunamente coibentato e

preriscaldato verrà dosata ai reattori mediante una centralina automatica di alimento che permetterà,

grazie all’analizzatore al camino per la determinazione in continuo del valore residuo di NOx, di dosare

esattamente la quantità di reagente necessaria alla reazione di ossidoriduzione, evitando inutili sprechi o

emissione in atmosfera di ammoniaca non reagita. Per il controllo degli eventuali “split” di ammoniaca

(causati da eventi transitori o anomalie) sarà comunque previsto un sensore di NH3 abbinato al sistema

di monitoraggio in continuo.

Nel reattore, a valle della sezione DeNOx è previsto un layer catalizzatore ossidante riempito con moduli

ceramici impregnati di platino e palladio; questa sezione ha la funzione di convertire il CO, i COV ed una

frazione del particolato presenti nei gas di scarico in CO2.

Un’ulteriore riduzione del particolato sarà ottenuta con l’ausilio di filtri a maniche.

All’uscita del reattore sarà presente una cuffia di inversione con funzione di tramoggia di raccolta ceneri

e particolato incombusto, che potrà essere rimosso periodicamente attraverso un portello di ispezione

con passo d’uomo.

I fumi così depurati saranno inviati al recuperatore di calore, o verranno spinti verso la marmitta

silenziatrice di scarico e quindi al camino.

Il camino avrà un diametro di mm 1.100 ed altezza di m 25, per consentire l’adeguata espulsione di

53.860 kg/h di fumi alla temperatura di circa 160° C, corrispondenti ad una portata volumetrica anidra al

tenore di riferimento del 5% di O2 di 18.412 Nmc/h.

Nella seguente tabella sono quindi confrontati, in termini di concentrazione, i valori di emissione previsti

nella perizia giurata datata 25/07/2007 con i valori indicati dal D.Lgs 152/2006.

Parametro

[mg/Nm3]

Perizia giurata

(5% O2)

D. Lgs 152/2006

All. I°, Parte III^, Punto 3) Motori fissi a

combustione interna

(5% O2)

Polveri totali 16 130

CO 80 650

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PARERE N. 3458

NOx (espressi

come NO2) 160 200

La Commissione Tecnica Regionale sezione Ambiente

Considerato quanto esposto;

Richiamata la normativa vigente in materia;

Visto il progetto presentato e la relazione istruttoria che si intende qui richiamata;

Previa ampia discussione per le motivazioni evidenziate di seguito ed in premessa;

con voti

favorevoli 11 tra cui il rappresentante dell’A.R.P.A.V.

su 11 present i e votant i

assenti i rappresentanti della Provincia e del Genio Civile di Venezia, dell’AULSS n° 10 e del

Comune di Portogruaro

ESPRIME PARERE

favorevole in merito alla richiesta di realizzazione dell’impianto in oggetto, con le seguenti prescrizioni:

1) In tutte le condizioni di esercizio, con l’esclusione dei periodi di arresti e guasti, vengano rispettati i

valori limite di emissione, riferiti ad una percentuale di O2 del 5%, di 160 mg/Nmc per gli NOX , di

16 mg/Nmc per le polveri, di 80 mg/Nmc per il CO. Per le sostanze non indicate devono essere

rispettati i valori limite stabiliti nella parte II^ dell’Allegato I° alla parte Quinta del D.Lgs 152/2006.

2) Il combustibile utilizzato abbia le caratteristiche della biomassa combustibile, conformemente a

quanto riportato alla sezione 4 della parte II^ dell’Allegato X° alla parte Quinta del D.Lgs 152/2006.

3) Vengano monitorati in continuo le concentrazioni degli ossidi di azoto, del monossido di carbonio,

dell’ossigeno e della temperatura dei gas effluenti. I metodi di campionamento, analisi e

valutazione delle emissioni devono essere conformi a quanto previsto al punto 3 e seguenti

dell’Allegato VI° alla parte Quinta del D.Lgs 152/2006. In particolare si raccomanda che gli

analizzatori rispettino quanto previsto per la certificazione, calibrazione in campo, sistema di

acquisizione e validazione con procedure verificate e predefinite e soglie di validità. Inoltre

dovranno essere previste procedure di taratura e verifiche (IAR), di elaborazione, di presentazione

e di valutazione dei risultati in collaborazione con ARPAV.

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PARERE N. 3458

4) Il camino deve essere dotato di prese per misure e campionamenti delle sostanze emesse in

atmosfera secondo i dettagli costruttivi riportati nella norma UNI EN 13284.

5) L’impianto deve essere predisposto per consentire l’accesso in sicurezza alle Autorità competenti

per il controllo periodico delle emissioni.

6) La messa in esercizio dell’impianto dovrà essere comunicata alla Regione Veneto e all’A.R.P.A.

competente per territorio con un anticipo di almeno quindici giorni.

7) Il termine per la messa a regime dell’impianto, decorrente dalla data di messa in esercizio è fissato

in mesi due.

8) Vengano rispettati i limiti previsti dalla zonizzazione acustica comunale; la ditta dovrà attestare,

una volta realizzata l’opera e dopo la sua messa a regime, il rispetto delle norme sul rumore

mediante autocontrollo ed autocertificazione.

9) A seguito della dismissione dell’impianto, dovrà essere ripristinato lo stato dei luoghi a carico del

soggetto esercente.

COMMISSIONE TECNICA REGIONALE SEZIONE AMBIENTE

SEDUTA DEL 02/08/2007

PARERE N. 3458

ELENCO ELABORATI

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1. Domanda di autorizzazione ai sensi del D.Lgs 387/03 (prot. 385936/5719 del 27/06/06)

2. Valutazione di Incidenza ai sensi della direttiva 92/43/CEE

3. Nota con precisazioni e correzioni circa la Valutazione di Incidenza (prot. 55101/5719 del 30/01/07)

4. Nota di trasmissione integrazioni (prot. 664555/5719 del 20/11/06)

5. Relazione tecnica generale 2502-00_A-RT-01_R00_PP

6. Relazione progetto elettrico 2502-00_A-RT-01A_R00_PP

7. Relazione illustrativa tecnico-architettonica 2502-00_A-RT-02_R00_PP

8. Relazione illustrativa tecnico-strutturale 2502-00_A-RT-03_R00_PP

9. Relazione geotecnica e indagini geologiche 2502-00_A-RT-04_R00_PP

10. Valutazione sommaria del costo delle opere 2502-00_A-QE_R00_PP

11. Inquadramento planimetrico generale 2502-00_C01_R00_PP

12. Planimetria generale di progetto 2502-00_C02_R01_PP *

13. Planimetria smaltimento acque 2502-00_C03_R01_PP *

14. Prospetti e piante della centrale 2502-00_C04_R00_PP

15. Pianta fondazioni, carpenteria copertura e sezioni strutturali 2502-00_C05_R01_PP *

16. Rendering: concept vista interna lotto stabilimento 2502-00_C06_R01_PP *

17. Lay-out centrale 2502-00_M01_R01_PP *

18. Sezioni impianto 2502-00_M02_R01_PP *

19. Vista copertura della centrale 2502-00_M03_R01_PP *

20. Impianto di filtrazione e deacidificazione oli vegetali 2502-00_M04_R00_PP

21. Viste motore Wartsila 16V32 2502-00_M05_R00_PP

22. Schema funzionale Impianto aria compressa 2502-00_T01_R00_PP

23. Schema funzionale circuito di raffreddamento HT 2502-00_T02_R00_PP

24. Schema funzionale circuito di raffreddamento LT 2502-00_T03_R00_PP

25. Schema elettrico unificare di Media Tensione cabina consegna energia 2502-00_E01_R00_PP

26. Schema elettrico unificare di Media Tensione centrale di cogenerazione 2502-00_E02_R00_PP

27. Planimetria generale percorso linea MT e rete di terra 2502-00_E03_R00_PP

28. Relazione di inquadramento urbanistico 2502-00_A-RT-05_R00_PP

29. Studio dell’impatto acustico 2502-00_A-RT-06_R01_PP *

30. Analisi della qualità dell’aria e studio di ricaduta delle emissioni in atmosfera 2502-00_A-RT-

07_R00_PP

31. Dichiarazione di validità dello studio di ricadute delle emissioni gassose 2502-00_A-RT-

07_A_R01_PP *

32. Perizia sulla qualità e quantità delle emissioni in atmosfera **

*) documentazione sostitutiva/integrativa trasmessa con nota prot. 401648/5719 del 16/07/07

**) sostituita da perizia identica nei contenuti ma giurata davanti a giudice di pace di Mestre il 25/07/07




A questo punto non credo serva scrivere alcun altro commento, i lettori si sono già fatti la propria idea, GRAZIE ARPAV, GRAZIE COMMISSIONE TECNICA REGIONALE SEZIONE AMBIENTE spero che il "ritorno economico" chissà per chi... di questa infausta azione giustifichi la messa a rischio della salute dei cittadini e la conseguente ricaduta economica sulla sanità pubblica, cioè di tutti!!

Possiamo dormire tranquilli, tanto è "tutto in regola".

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